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Così come Chef Alessandro è l’anima della sua cucina, l’architetto Daniele diventa timoniere del viaggio attraverso i tre valli che caratterizzano la Sicilia. Tracce di antiche dominazioni, dall’araba alla borbonica, che ancora oggi nel raccontano di cultura e di bellezza: Val di Noto, Val di Mazara e Val Demone. Così il tema del movimento si concretizza, interpretando attraverso i materiali questo viaggio per la Trinacria che sono le nostre camere. La pietra scura etnea e chiara del Sud, le linee marcate, gli stessi mobili disegnati da Daniele, architetto e timoniere del progetto, fino all’onda che lambisce il ricordo della bianchissima Scala dei turchi. Le nostre camere, in fin dei conti, vi parlano di viaggi e percorsi attraverso il territorio e le sue leggende. Come tutti i luoghi ricchi di storia, anche la Sicilia è prolifica di miti e racconti epici. Ogni area, anzi ogni Vallo, ha i propri.

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Eliodoro – Il Val Valdemone

Realizzata quasi interamente in pietra lavica per celebrare ciò che è considerata l’essenza della vita del catanese, ossia il vulcano Etna, è dedicata a Eliodoro. Si narra che questo personaggio semi-leggendario, risalente al 750 d.C., abbia forgiato direttamente dalla lava l'elefante simbolo della città, che oggi svetta imperioso in Piazza Duomo, per poi cavalcarlo compiendo prodigi e magie. Contrastano la pietra, lavorata da artigiani locali, oggetti o mobili in materiali autoctoni come il legno d'ulivo e la ceramica di Caltagirone.

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Ciane - Il Val di Noto

Siamo nel regno del bianco ocra e dell’arenaria, nel sud est, culla del barocco, dove alcune installazioni evocano l’atmosfera dei palazzi netini. Come punizione per essersi opposta al rapimento dell’amica Persefone, la ninfa Ciane fu trasformata in una fonte dal dio degli inferi, Ade. E la storia prosegue nei secoli, passando anche per la penna di Ovidio.

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Il Satiro - Il Val di Mazara

Ci troviamo nell’estremo ovest della Sicilia, terra della roccia calcarea, quasi argillosa, simbolo soprattutto di una delle meraviglie naturali più iconiche e suggestive dell’isola: la Scala dei Turchi. Sarà interessante scovarla, sfiorata dal ricordo del mare che la bagna. Il Satiro danzante rappresenta pienamente i nostri temi: il movimento del ballo e il viaggio che deve aver fatto prima di capitare, come in una favola, nelle reti di Capitan Ciccio. La statua bronzea, di fattura ellenistica, raffigura l’essere mitologico simbolo di fertilità apparteneva alla corte orgiastica di Dioniso.